Anche se la festa del Carnevale è ormai passata da una settimana vogliamo parlarne ancora per raccontarvi come lo abbiamo festeggiato a scuola il giorno del giovedì “grasso” e cosa abbiamo scoperto su questa splendida (secondo noi) festa.
Prima di tutto ci siamo chiesti perché si festeggia il Carnevale e chi lo ha inventato e…udite udite…abbiamo scoperto cose veramente interessanti!!!!

Per cominciare, sapevate che il Carnevale deriva da feste pagane degli antichi romani?
E sì, proprio così! Tanto tempo fa, gli antichi romani, nel mese di dicembre festeggiavano i Saturnali, cioè delle feste popolari in onore del dio Saturno e il 15 febbraio festeggiavano i Lupercali, feste in onore del dio Luperco (simile a Zeus) e si pensa che la festa del Carnevale derivi proprio da queste feste pagane.
A partire dal quattrocento il Carnevale subirà una serie di attacchi dalla Chiesa in seguito anche alla Controriforma. Nel passato, spesso nel periodo di Carnevale, le persone organizzavano tornei che però finivano sempre in litigi con botte a non finire.
Pensate un po’…i coriandoli in origine non erano di carta colorati come quelli che abbiamo oggi, ma erano fatti con i semi di una pianta di nome Coriandolo, da cui deriva appunto il loro nome. I primi coriandoli di carta furono inventati da un milanese che li distribuì ad una festa di Carnevale per bambini.
Abbiamo anche scoperto che quasi tutte le nostre regioni italiane hanno una maschera tipica, Arlecchino è il più famoso tra queste maschere insieme alla sua compagna Colombina; poi c’è Gianduia, Pantalone, Balanzone, Beppe Nappa e Pulcinella….
Vi diamo un consiglio, noi per ricordarle tutte abbiamo imparato una poesia e, vi assicuriamo, funziona davvero. Provare per credere:

Il girotondo delle mascherine

È Gianduia torinese
Meneghino milanese.
Vien da Bergamo Arlecchino
Stenterello è fiorentino.
Veneziano è Pantalone,
con l’allegra Colombina,
di Bologna Balanzone
con il furbo Fagiolino.
Vien da Roma Rugantino,
pur romano è Meo Patacca.
Siciliano Beppe Nappa,
di Verona Fracanappa
e Pulcinella napoletano.
Lieti e concordi si dan la mano,
vengon da luoghi tanto lontani
ma sono fratelli, sono italiani.

Bella vero? Ma continuiamo il nostro racconto. Giovedì grasso abbiamo festeggiato il carnevale a scuola con maschere, dolci tipici, canzoni e balli. È stato bellissimo!
Eravamo tutti impazienti, appena è suonata la campanella della ricreazione ci siamo mascherati e abbiamo iniziato a mangiare e giocare. La maggior parte delle maschere erano fate, ballerine e pirati.
La festa si è conclusa tra balli e stelle filanti, con una strepitosa gara di barzellette.
Questo giorno ci è piaciuto molto perché ci siamo divertiti e perché …non abbiamo fatto lezione!!!
…Ma questo non ditelo alle maestre!

Enrico, Filippo e Simone
(alunni della classe V scuola primaria di Carassai)